Il decreto 19 novembre 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2022 ed emanato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha definito le regole attuative per il contributo sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese che, nel 2021 e nel 2022, hanno sostenuto investimenti in capitale umano in settori strategici per lo sviluppo economico e sociale del Paese e promosso l’inserimento di giovani neolaureati nel sistema produttivo.
Questo provvedimento attua il credito d’imposta introdotto dall’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2020 n. 178.
Tax credit borse di studio per giovani neolaureati: la normativa
La Legge di Bilancio 2021 prevede il riconoscimento di un credito d’imposta alle imprese che finanziano attraverso borse di studio iniziative formative promosse da università, istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali.
L’agevolazione è cumulabile con altre misure di aiuto aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili, nel rispetto delle condizioni e delle intensità massime di aiuto previste dai Regolamenti Ue.
Bonus formazione nuovi manager: i soggetti beneficiari
Secondo l’articolo 2 del decreto interministeriale i soggetti beneficiari dell’agevolazione sono tutte le imprese residenti nel territorio italiano e tutte le stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti (indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato) che sostengono finanziariamente – con donazioni effettuate nell’anno 2021 o nell’anno 2022 – e tramite borse di studio, iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.
Lo sconto d’imposta non è riconosciuto alle imprese in difficoltà, in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il concordato preventivo e l’amministrazione controllata o straordinaria.
Attività formative ammissibili
Le attività rivolte ai giovani neolaureati devono essere promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private, che devono garantire almeno 60 crediti formativi universitari o un volume di lavoro di apprendimento pari a 1.500 ore.
Nel caso in cui i percorsi formativi siano erogati da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche o private diversi da quelli sopra indicati, devono essere in possesso degli accreditamenti Asfor, Equis o Aacsb e devono avere una durata complessiva non inferiore a 1.000 ore, di cui almeno 700 di formazione in aula, e, comunque, almeno il 30% di stage.
Il credito d’imposta viene così concesso:
fino al 100% per le piccole e micro imprese;
fino al 90% per le medie imprese;
fino all’80% per le grandi imprese
nel limite massimo di € 100.000 di spesa sostenuta per gli anni 2021 e 2022.
A tal fine sono stati stanziati € 500.000 per ciascun anno, nel caso in cui l’ammontare dei crediti d’imposta complessivamente richiesti superasse suddetto limite. In questo caso l’agevolazione sarà riconosciuta integralmente fino all’esaurimento delle risorse disponibili, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 D.Lgs. 241/97, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
L’utilizzo del credito d’imposta è ammesso a decorrere dal quindicesimo giorno successivo a quello in cui è stata data comunicazione al beneficiario del riconoscimento del credito da parte del Ministero dell’università e della ricerca.
Procedura di accesso al contributo
Il credito d’imposta è riconosciuto una volta effettuata le verifica da parte del ministero dell’Università e della Ricerca dell’ammissibilità della richiesta in base al rispetto dei requisiti richiesti.
Le università pubbliche e private, gli istituti di formazione avanzata, le scuole di formazione manageriale pubbliche o private devono comunicare al Ministero dell’università e della ricerca ogni iniziativa formativa deliberata e sostenuta da donazioni sotto forma di borse di studio effettuate nel 2021 o nel 2022, in modo che il Ministero possa verificarne l’ammissibilità al beneficio.
Le comunicazioni devono pervenire al Mur:
entro il 28 febbraio 2022, per le donazioni ricevute nel 2021;
entro il 28 febbraio 2023, per le donazioni ricevute nel 2022.
Una volta verificata la conformità delle attività formative e il rispetto dei requisiti previsti, il Ministero emanerà un decreto di individuazione delle imprese che potranno richiedere il credito d’imposta.
Successivamente i soggetti beneficiari individuati dal decreto dovranno presentare un’istanza di accesso all’agevolazione fornendo tutti i documenti giustificativi e indicando:
– gli elementi identificativi del soggetto beneficiario e del soggetto promotore;
– l’ammontare della donazione;
– l’ammontare del credito d’imposta richiesto.
Infine, in base alle istanze ricevute e alle risorse finanziarie disponibili, il Ministero dell’Università e della ricerca predisporrà un elenco dei soggetti ammessi a fruire dell’agevolazione da inviare all’Agenzia delle Entrate.